| Per gentile concessione de L'Unione Sarda: Giovedì 25 agosto 2011
Mancano i soldi per la prova in salita retrocessa nel TIVM. È fuori dal campionato italiano?
Niente “Alghero -Scala Piccada”
Salta l'appuntamento con la regina delle corse isolane. Quest'anno la tanto attesa Alghero-Scala Piccada non si farà. Il motivo è sempre lo stesso: pochi soldi, pochissimi finanziamenti da enti pubblici e sponsor privati, l'Aci Sassari è stato costretto a cancellare la data del 2 ottobre.
Già retrocessa nel TIVM Sud (Trofeo Italiano velocità in montagna, che si divide in prove del nord e prove del sud Italia), un calendario meno importante del CIVM (che è invece il vero e proprio Campionato Italiano di velocità in salita), la corsa ha perso il titolo e quindi anche la possibilità di ricevere i fondi della Regione. Eppure, in potenza, la corsa disegnata lungo la strada che da Alghero porta a Villanova Monteleone potrebbe essere la più interessante. Non tanto per il tracciato (Cuglieri, Cala Gonone e San Gregorio sono più amate dai piloti), quanto per un insieme di elementi (aeroporto, storia della gara e alberghi nella zona) che l'avrebbero portata al livello delle salite più importanti del panorama italiano.
Fattore scatenante, a detta dell'Aci Sassari l'esclusione dal Campionato Italiano per un rapporto degli ispettori Csai, che sarebbe stato non veritiero. Dispiaciuto e contrariato il presidente della sottocommissione per la velocità in salita, il friulano Giorgio Croce: «Io mi devo fidare dei miei collaboratori e l'ispettore che esaminò la Scala Piccada, Giorgio Alberon, non è certo uno sprovveduto. Io stesso sono un organizzatore e la mia gara la Verzegnis Sella Chianzutan due anni fa non è stata ritenuta idonea e ha perso il titolo, per poi ritrovarlo dopo un anno nel TIVM. Ma alle parole abbiamo preferito i fatti. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato bene. Per questo la gara è rientrata in calendario».
Croce dice di più: «La corsa algherese merita, potrebbe essere una perla, ma ha bisogno di una iniezione di entusiasmo. E gli organizzatori devono essere più sportivi. A questa gara mancano una serie di elementi importanti: un'organizzazione migliore, e maggiore attenzione nei particolari. Serve una preparazione adeguata del percorso e sistemi elettronici che ormai tutti utilizzano. Senza dimenticare la cura del parco chiuso e della partenza, fattori da non trascurare che tante altre gare hanno». Ex alpino e vero combattente, Croce si dimostra propositivo: «Sono disposto ad aiutare gli organizzatori che dovrebbero essere più modesti», conclude, «una supervisione di un gruppo esterno sarebbe la scelta più giusta per cominciare a lavorare bene e riconquistare il Campionato Italiano».
Federico Fonnesu
|
